What a Mother Wants, a Mother Gets

Harry Potter
Personaggi: , , ,
Rating: Giallo
Genere: Commedia
Numero parole: 5557
Numero Capitoli: 3
Introduzione: Quando Molly Weasley vuole qualcosa, sa come ottenerlo. E se questo qualcosa è veder sua figlia sposata, non si farà certo scrupoli... sul pretendente. Questa fanfiction è l'ultima nata, benchè sia il frutto di una bozza vecchia di almeno un anno. L'ispirazione è scaturita ascoltando i Blondie e la loro Money, Money, Money.
What a Mother Wants, a Mother Gets

Le Ambizioni di Mrs. Weasley


ZACK!

Un taglio forte, netto e deciso.

ZACK!

Una fetta di pomodoro andò ad aggiungersi alle altre. Il ripiano si sporcò un poco di polpa rossa.

ZACK!

A volte usare i coltelli, anziché la bacchetta, rendeva potenti.

ZACK! ZACK!

Un metodo perfetto per scaricare la tensione. E la rabbia.

“Mamma, hai sentito cosa ho detto?”

ZAAAAAAACK!

Un pomodoro intatto cadde a terra.

Ginny osservò con attenzione le spalle di Molly Weasley, ricurve sul piccolo tagliere che pareva sul punto di gridare aiuto con ogni fibra legnosa in suo possesso. Conosceva sua madre quanto bastava per comprendere che era tutt'altro che ben disposta ad ascoltarla. Sospirando, la ragazza scostò una sedia dal lungo tavolo e si sedette, decisa più che mai nel portare a termine la discussione.

Molly non aveva risposto alla domanda, bensì aveva afferrato un nuovo pomodoro e aveva ripreso a tagliuzzarlo con forza.

“Tutte le volte dimentico perchè è preferibile non dirti mai niente.” Confessò Ginny, tentando di stuzzicare l'attenzione della madre. “Inoltre, inizio a comprendere il motivo per cui papà non si trova quando hai la luna di traverso.”

TUD! La lama del coltello si conficcò nel tagliere.

“Io non-ho la luna di traverso. Sono tranquillissima.” Sibilò Molly, strascicando le esse finali della parola. Ginny sollevò divertita un sopracciglio. Notando che la maga aveva ripreso la sua fervida attività culinaria, Ginny si accasciò, sconfitta, sul tavolo. “Avanti, mamma. Non è possibile che tutte le volte tu debba farne una questione di stato! Capita!”

Molly si voltò finalmente a guardare la figlia, a braccia conserte e sempre impugnando il coltello con fermezza.

“Ginevra Molly Weasley!” Tuonò Molly.

“Sì, mamma?”

“Non meriteresti un briciolo della mia attenzione, signorina! Non dopo aver visto quel povero ragazzo ridotto a quel modo!”

Ginny affondò il mento tra i palmi delle mani congiunte. “Mamma, fino a prova contraria Robert stava assieme a me, non a te.”

Molly gonfiò le guance indispettita, assumendo una tonalità di rosso simile a quella dei suoi capelli. “Mi ero affezionata!” Chiocciò. “Era gentile, educato, aveva un lavoro sicuro! Per Merlino, hai venticinque anni e la vita sentimentale di una dodicenne!”

Ginny arricciò il naso ricco di efelidi. “Non era giusto.”

Molly posò il coltello, sedendosi pesantemente di fronte alla figlia. “Ginny, un fidanzato non è un oggetto da abbinare alla perfezione ad un paio di scarpe! E' un essere umano! Non capisco da chi tu possa aver ereditato questi principi malsani!”

Risentita, l'espressione sul volto della ragazza divenne cupa. “Lo so benissimo che non è un oggetto, mamma. Tu hai avuto la fortuna di incontrare subito l'uomo giusto. ZACK! Ed eccoti sposata con papà. Io ho bisogno di tempo, e poi, fondamentalmente, non sono interessata ad avere storie sentimentali. Ho il Quidditch che occupa gran parte della mia giornata. Il fatto che io mi sia interessata a Robert è stato solo perchè era figlio della tua migliora amica che non vedevi da un secolo e bla bla bla.”

“E di Harry cosa mi dici?” Sbottò Molly, sapendo di toccare la figlia in un punto dolente.

“Io ed Harry siamo rimasti amici.”

Dopo la guerra contro Voldermort, Harry aveva nuovamente manifestato l'intenzione di tornare con Ginny; la loro relazione era durata due anni, ma alla fine ciò che Molly aveva desiderato per lungo tempo tramutarsi in pizzi, merletti e pargoli non si era realizzato.

“L'ho sempre considerato come un figlio!”

“Lo sò, mamma. Harry lo rimarrà comunque, siamo rimasti in buoni rapporti.”

“Ma io davo a figlio un significato diverso.” Puntualizzò Molly.

Ginny sollevò lo sguardo al soffitto della modesta cucina, estrasse la bacchetta da sotto il largo maglione e invocò un bicchiere di acqua. “Inizio ad avere dei dubbi perfino sui tuoi gusti sessuali. Non mi nascondi niente, vero?” Domandò Molly, sporgendosi verso la figlia.

A quelle parole, Ginny iniziò a tossire, tentando di impedire la corsa dell'acqua verso i suoi polmoni.

“Mamma!” Gracchiò, rossa in volto.

Molly si appoggiò alla spalliera della sedia. “In quanto tua madre, ho il diritto di sapere.”

“Adesso stai esagerando.”

Stavolta, fu Molly ad arriciare il naso. “Anche quello sport... il Quidditch. E' così mascolino. Inoltre, siete tutte donne.”

“Mamma, gioco per le Holyhead Harpies! E' normale essere tutte donne!”

La risposta di Molly fu un grugnito.

Ginny si portò in piedi, riponendo la sedia sotto al tavolo. “Fermiamo la discussione, sta prendendo una piega ambigua.”

“Se non riesci a sostenere una conversazione civile con tua madre, hai ancora tanto da imparare.”

Ginny appoggiò le mani ai fianchi, assumendo la tipica posa di Molly. “Non ha senso discutere con te! Tu vuoi vedermi felicemente sposata, con dei bambini e a casa!”

Molly assunse un'espressione candida. “Ovviamente.”

“Beh, non ho nessuna intenzione di abbandonare il Quidditch e sposarmi!” Urlò Ginny, salendo velocemente la rampa di scale. Quando Arthur Weasley fece il suo ingresso nella cucina, la porta di una camera si chiuse con veemenza.

“Buonasera,” Disse, togliendosi il pastrano. “Mi sono perso qualcosa?”

Molly rivolse al marito uno sguardo di fuoco. “Immagino di sì.” Concluse.

“Quella benedetta ragazza!” Singhiozzò Molly, afferrando la bacchetta e facendo volare i pomodori in una pentola posta sul fuoco. “Non ha un briciolo di sensibilità per il mio povero cuore.”

Arthur sorrise all'espressione della moglie. “I figli non ne hanno, tesoro. O, comunque, tendono ad averne molto poca. Anche noi all'epoca non ascoltavamo i nostri genitori. E' un circolo vizioso che va avanti da generazioni.”

“Io davo retta a mia madre!” Sbottò Molly sulle difensive.

“Non credo che fossi dello stesso parere quando voleva farti indossare quell'abito rosa.”

“Doveva essere il mio vestito da sposa! E' logico che desiderassi sceglierlo da sola. E poi il rosa stona terribilmente con i miei capelli!” Notando il sorriso sulle labbra del marito, Molly si voltò indispettita. “E poi è capitato in rare occasioni.”

“Ad esempio, quando aveva da ridire sul tuo stesso ragazzo.”

Molly si bloccò. “Se mia mamma non ti sopportava era per colpa delle tue passioni strambe!”

Arthur asserì. “Tuo padre era più disposto ad ascoltarmi.”

“Ginny è diversa da come ero io. E' testarda.”

Arthur tossì, ma Molly finse indifferenza. “Quel Quidditch. Avrei dovuto impedirle di praticarlo a livello professionale.”

Il signor Weasley aprì le pagine della Gazzetta del Profeta. “Mia cara, siamo dei genitori non dei tiranni. E' giusto che Ginny viva le sue esperienze, vi è un tempo per tutto. E se commetterà degli errori, anche quelli fanno parte della vita. L'importante è che sappia di poter avere una famiglia su cui far affidamento.”

Molly volteggiò con esperienza la bacchetta, facendo volteggiare le posate sopra il capo del marito.

“Hai perfettamente ragione, Arthur.”

L'uomo posò il quotidiano sul tavolo, sollevato. “Sono felice di sentirtelo dire. Potrai dirlo tu stessa a-”

“Infatti,” Disse Molly. “Hai davvero ragione. Deve poter fare affidamento su di noi. Da oggi in poi provvederò io alla sua vita sentimentale.”

Arthur fissò la moglie con un'espressione stupita. “Tesoro, non era esattamento questo che-”

“Non le impedirò di giocare a Quidditch, no, ma la costringerò a sposarsi!” Sbottò, puntando la bacchetta contro il marito. “D'altronde, se trovasse un marito amante del Quidditch potrebbe anche continuare a giocare a livello agonistico.”

“Molly, non sono affatto d'accordo. Non credo che in questo modo Ginny ti sarà grata.”

Molly sbuffò. “Se tutti i ragazzi che io considero gentili, educati e per bene non sono di suo gradimento, cambierò gusti.”

L'espressione di Arthur si fece preoccupata. “Tesoro, non vorrai un deliquente per casa?”

Un sorriso fiorì dalle labbra grassocce della signora Weasley. “No, tesoro, ma lui andrà benissimo.” Arthur osservò la bacchetta di sua moglie emettere uno scintillio sinistro, mentre indicava un punto sulla prima pagina della Gazzetta del Profeta.

La foto di un giovane uomo si animò, mentre un titolo in grassetto spiccò vistoso sugli altri.

"La rinascita della famiglia Malfoy nelle mani del suo ultimo erede."

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